Monastero di Dumenza
Comunità monastica "Ss.ma Trinità"
Settimana Santa
2025
Rimani, o Cristo,
nei cuori che hai redento;
tu che sei l’amore perfetto
infondi alle nostre parole
un pentimento sincero.
A te, Gesù,
innalziamo con fede
le nostre preghiere;
perdonaci le colpe commesse.
Per il santo segno della croce,
per il tuo corpo martoriato,
difendici costantemente,
come figli.
AMEN!
Preghiera di Beda il Venerabile
Contemplazione del Crocifisso
LA VIA CRUCIS DI OLMO GENTILE
Giovedì Santo
Porta che introduce ai misteri della passione, morte e risurrezione del Signore
Il Giovedì Santo segna l'inizio del Triduo Pasquale...
è la porta che introduce nei misteri della Passione, Morte e Risurrezione del Signore.
È un giorno teologicamente ricchissimo, in cui si manifestano l'amore di Dio
che si fa dono nell'Eucaristia e il comandamento di un amore fraterno che si concretizza
nel servizio umile. È un giorno che interpella profondamente la coscienza del credente,
chiamandolo a conformare la propria vita al modello di Cristo
che ha amato "sino alla fine" (Gv 13,1).
Omelia tenuta durante la Celebrazione Eucaristica "In Coena Domini"
Testo della meditazione biblico - liturgica proposta agli ospiti
"Vi ho dato un esempio perchè come ho fatto io, facciate anche voi" (Gv 13,15).
La lavanda dei piedi continua di generazione in generazione in una catena di amore
che non deve spezzarsi. Questo gesto indica la qualità di umiltà del nostro amore,
rivela l'umanità, la verità, la tenerezza del nostro cuore, la freschezza,
la spontaneità, forse anche la follia del nostro servizio ai fratelli.
Amare sino alla fine è, per la Chiesa, rivelare al mondo il volto di Cristo. (B. Bobrinskoy)
Venerdì Santo
Primo giorno del Triduo pasquale: la salvezza nel dono di sé del Figli di Dio
La morte di Gesù sulla croce è l'espressione ultima e irrevocabile della sua libera auto-donazione all'amore di Dio
e per la salvezza del mondo. In questo atto di obbedienza radicale fino alla morte, Gesù si manifesta
come il Figlio eterno che assume pienamente la condizione umana, con tutte le sue fragilità e la sua finitezza,
per trascenderle dall'interno attraverso la forza del suo amore.
La sua morte è quindi un evento unico e irripetibile,
in cui la libertà di Dio e la libertà dell'uomo si incontrano in un modo definitivo e salvifico.
Omelia tenuta durante la Celebrazione della "Passione del Signore"
Testo della meditazione biblico - liturgica proposta agli ospiti
Mentre Cristo avanza silenziosamente verso la Croce e la fine, quando la tragedia umana è al suo culmine,
appaiono progressivamente in piena luce il suo trionfo, la sua vittoria sul male e la sua glorificazione.
A ogni passo, questa vittoria è riconosciuta, confessata, proclamata: dalla moglie di Pilato, da Giuseppe,
dal buon ladrone, dal centurione. Quando Egli muore sulla croce, dopo aver accettato il supremo orrore della morte,
la solitudine assoluta ("Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"), non resta che confessare:
"Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!". Così questa morte, questo amore e questa obbedienza,
questa pienezza di vita dristuggono ci^o che fa della morte il destino universale. "E i sepolcri si aprirono",
narra Matteo (27,52). Già appaiono i primi barlumi della risurrezione... (A. Schmemann)
Sabato Santo
Secondo giorno del Triduo pasquale: Cristo scende agli inferi e la Chiesa attende nel silenzio lo Sposo
Il Sabato Santo è il giorno del grande silenzio. Tutto è compiuto. Il Signore è disceso nel regno dei morti.
La Chiesa, come la Sposa del Cantico dei Cantici, siede in lutto e attende.
Ma questa attesa non è vuota; è piena della certezza che Egli risorgerà.
È il giorno della speranza più intensa, la vigilia della Risurrezione
Testo della meditazione biblico - liturgica proposta agli ospiti
Lettura: "Madonna del Sabato Santo" del Card. Carlo Maria Martini
Tutto tace. Ma la grande lotta ha fine. Colui che separa è vinto.
Sotto la terra, nel profondo delle nostre anime,
una scintilla di fuoco si è accesa.
Veglia di Pasqua. Tutto tace, ma nella speranza.
L'ultimo Adamo tende la mano al primo Adamo.
La Madre di Dio asciuga le lacrime di Eva.
Attorno alla roccia mortale,
fiorisce il giardino. (Bartholomeos I)
Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore
Terzo giorno del Triduo pasquale: il Signore risorge da morte
"La Croce è lì, ma si è trasformata in Pasqua" (H. U. Von Balthasar). La storia non finisce con il Venerdì Santo
e la risurrezione non è un "lieto fine" aggiunto a posteriori, quasi a compensare l'orrore della croce.
La Risurrezione , al contrario, è la rivelazione della potenza trasformatrice dell'amore divino manifestato sulla croce.
La Risurrezione è la risposta del Padre all'obbedienza del Figlio, il sigillo divino sull'efficacia salvifica del suo sacrificio.
È la dimostrazione che l'amore, perfino di fronte alla morte più ignominiosa, ha l'ultima parola.
Omelia - Veglia Pasquale "Nella Risurrezione del Signore"
Omelia - Messa del giorno di Pasqua
Ospitalità
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Newsletter della Comunità monastica
"COME STRANIERI E PELLEGRINI. SENTIERI PER CAMMINARE INSIEME"
è il nome della newsletter con cui la nostra fraternità intende condividere il proprio cammino. Come l’apostolo Pietro, scrivendo la sua Prima lettera, ha definito i cristiani "coloro che sono stranieri e pellegrini", così noi, coscienti della nostra condizione di viandanti, condividiamo la nostra piccola e costante ricerca del volto di Dio e del volto dell'uomo
Due nuovi appuntamenti da conoscere:
Sabato 26 aprile, ore 15.30
Incontro con Edoardo Zin sul tema:
L'Europa di oggi è quella di Robert Schuman?
Sabato 03 maggio, ore 15.30
Incontro con l'abate Luca Fallica sul tema:
La croce, il libro, l'aratro?
Quale monachesimo oggi e per quale Europa?
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Domenica:
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15.00 – 17.30